Diamo alla Spisni quello che è della Spisni, perché la ricetta di questo superclassico emiliano viene da una vecchia puntata di La prova del cuoco, la simpatica trasmissione condotta dalla Clerici assassinata per motivi politici: l'allora fidanzata del noto girasagre venne elevata a conduttrice al posto dell'Antonellina nazionale senza avere altri meriti che quelli, appunto, di essere la fidanzata del girasagre, e rovinò la trasmissione al punto che, tornata la Clerici, si dovette cambiarle nome e formato, senza che oltretutto tornasse ai precedenti fasti. Vabbè, torniamo dalla politica e il gossip, che poi in Italia è l'unica forma di politica rimasta, alla ricetta. Come tutte le preparazioni concettualmente semplicissime, nasconde un paio di insidie, soprattutto nel condimento, che se non si sta attenti rischia di rimanere un po' slegato. In ogni caso, è un piatto delizioso.
Ingredienti:
3 uova di pasta
ripieno
500 g di ricotta
70 g di grana grattugiato
20 g di prezzemolo tritato
1 uovo
sale
noce moscata
condimento
250 g di pomodori freschi o pelati
250 g di burro
un pizzico di sale grosso
Preparazione
Preparare il ripieno mescolando bene i relativi ingredienti. Inserirli in una sac à poche e conservare in frigorifero
In una padella a fondo pesante mettere qualche fettina di burro, iniziare a sciogliere a fuoco dolce, quindi aggiungere i pomodori tagliati a cubetti e il sale. Depositare il rimanete burro sui pomodori in un unico blocco e continuare la cottura a fuoco dolce. Il sugo non va mescolato, basta muovere la padella di tanto in tanto.
Nel frattempo, tirare la pasta al giusto spessore e tagliarla a quadrati da 6 cm di lato.
Depositare un po' di ripieno al centro di ciascun quadrato e chiudere dando la forma del tortellone.
Portare a bollore una pentola d'acqua, salarla e calare i tortelloni.
Quando sono cotti, scolarli direttamente nella padella con la salsa e muovere la padella fino a che siano perfettamente rivestiti e l'amido della pasta abbia addensato il sugo (ci vorrà un minuto circa) e servire immediatamente.

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