sabato 25 gennaio 2014

Bauletti di merluzzo al pomodoro con polenta

La temperatura è andata sotto lo zero, parecchio, e la cosa ha due effetti collaterali importanti: niente bicicletta e fame da morire. La cosa più semplice sarebbe cacciare in una padella una dose industriale di wurst e in un'altra una dose industriale di patate e morta lì, cosa che in effetti pare fare la maggioranza dei tedeschi, ma per il momento cerchiamo ancora di rifuggire da questi minimalismi, cucina permettendo.

Ingredienti (x 2 persone) 4 filetti di merluzzo surgelati, 150 g di datterini, qualche fettina di gouda o altro formaggio filante, 4 uova, pane grattuggiato, olio extravergine, olio per friggere, 1 cipolla rossa, coriandolo in foglie, concentrato di pomodoro, farina per polenta precotta, sale.

Scongelare il merluzzo, scolarlo e asciugarlo bene.
Dividere in due ogni filetto, disporre il gouda su una metà e coprire con l'altra in modo che il formaggio non sporga.
Sbattere lievemente le uova, passare ciascun bauletto nell'uovo e poi nel pangrattato, ripetere l'operazione e lasciar riposare i bauletti una mezz'ora in modo che la panatura si consolidi.
Nel frattempo tritare la cipolla, rosolarla nell'olio extravergine, aggiungere i datterini tagliati a metà, proseguire la rosolatura, quindi aggiungere mezzo bicchiere d'acqua tiepida in cu sia stato sciolto 1 cucchiaio di concentrato, aggiungere il coriandolo tritato e continuare la cottura a fuoco basso finché il sugo si sia un po' ristretto.
Friggere i bauletti in olio caldissimo facendoli dorare per bene da entrambe le parti.
Passarli nella salsina di pomodoro e tenere in caldo.
Preparare una polenta non troppo dura e servirla come contorno ai bauletti.


martedì 21 gennaio 2014

Chili con carne

Periodo di esperimenti. Non potendo, nella superminimalista cucina berlinese con cui ho a che fare in questo periodo, dedicarmi a lievitati, cotture al forno, paste fresche, non mi resta che sperimentare piatti da cuocere sul fornello, meglio se si tratta di cotture prolungate, perché giusto questo posso fare.
Insomma che mi è passata davanti la ricetta del chili con carne, quella originale dei nativi americani, ho visto che, con lievissime modifiche, mi ci sarei potuto cimentare, ed eccola qui. Davvero buona.
Andrebbe mangiata con le tortillas, sono sicura che in qualche supermercato tedesco ci siano ma io non le ho trovate, così, mail per mais, ho fatto la polenta, ed è andata bene lo stesso.

Ingredienti: 500 g di macinato misto di manzo e maiale, 2 scatole di fagioli red kidney, 1 cipolla rossa, 1 peperone rosso, 1 scatola di polpa di pomodoro, 100 cc di birra scura, chili in fiocchi (non in polvere), pepe, curry in polvere (tutte le spezie necessarie per il chili sono comprese nel curry, nel quale in più c'è la curcuma, e la differenza non si nota), olio extravergine.

Scaldare poco olio in una padella antiaderente, aggiungere la carne e rosolarla bene rompendola con un cucchiaio di legno, finché non si è asciugata bene. Aggiungere la cipolla e il peperone tagliati a dadini, cospargere generosamente con le spezie e continuare la rosolatura finché anche le verdure non si sono asciugate.
In una pentola profonda mescolare il pomoro e la birra, aggiungere i fagioli con il loro liquido di governo (contiene zucchero e in questo modo non è necessario aggiungere zucchero per togliere l'acido dal pomodoro).
Mettere sul fuoco, quando comincia a sobbollire versare nella pentola il composto di carne e verdure, coprire parzialmente e cuocere per un'ora e mezza, mescolando di tanto in tanto.
Servire ben caldo, accompagnando con tortillas, riso bollito, purea di patate o polenta.


domenica 19 gennaio 2014

Penne alla Norma

Ha quasi dell'assurdo che io decida di cucinare le mie prime penne alla Norma in Germania, a quasi 2500 km dal posto del quale questa ricetta è originaria. L'ho fatto un po' perché avevo voglia di sapori mediterranei, e un po' per sfatare il mito che non sia possibile mangiare all'italiana da queste parti se non spendendo moltissimo, mito sostenuto anche da blog e pubblicazioni autorevoli destinati agli espatriati.
Va bene, due ingredienti vengono all'ormai ridotta scorta portata da casa, ma ho già visto dove comprare a buon prezzo degni sostituti. Ho fatto anche due sostituzioni, una per motivi geografici e l'altra per pura dimenticanza.

Ingredienti (x 2 persone): 200 g di penne rigate, 1 cipolla dorata, 1 scatola di polpa di pomodoro, 1 melanzana, pecorino romano grattuggiato (ci andrebbe la ricotta salata, ma qui non si trova, il pecorino, e anche piuttosto buono, invece sì), 1 pizzico di origano (non me ne vogliano i puristi, ma il basilico è l'ingrediente che ho dimenticato di comprare, anche se si trova facilmente), olio extravergine, olio per friggere, sale, pepe.

Tagliare a rondelle sottili la melanzana, disporle in uno scolapasta spolverizzandole di sale. Lasciar riposare circa un'ora, quindi asciugarle benissimo e friggerle poco alla volta in olio bollente. Scolare benissimo e tenere da parte.
Tritare finemente la cipolla, rosolarla in poco olio, aggiungere la polpa di pomodoro, regolare di sale e di pepe, profumare con l'origano e cuocere, Il sugo sarà pronto quando sarà ben denso ma non esageramente asciutto.
Nel frattempo cuocere la pasta.
Quando la pasta è quasi cotta, tagliare a striscioline le fettine di melanzana, lasciandone un paio intere per la guarnizione, e aggiungere le striscioline al sugo di pomodoro.
Scolare la pasta, versarla nel sugo, amalgamare velocemente e impiattare. Spolverare col pecorino, aggiungere le fettine intere e servire subito.


giovedì 16 gennaio 2014

Crema di ceci con broccoli e gamberetti

Ci piace la carne, e, niente da dire, la Germania è il paradiso della carne, però un pochettino di pesce ogni tanto non guasta. Nei freezer degli enormi supermercati tedeschi il pesce si trova, enormi salmoni, trote salmonate da pranzo di nozze, carpe e quant'altro, se non che, a causa della nostra cucina minimalista, non ci è possibile aver a che fare con portate così impegnative. In attesa di tempi (e di cucine) migliori, ci siamo buttati sui gamberetti.

Ingredienti (x 2 persone): 140 g di ceci, 300 g di gamberetti surgelati, 1 broccolo, 1 spicchio d'aglio, sale, peperoncino, curry in polvere, dado vegetale, olio extravergine.

Mettere in ammollo i ceci per 24 ore.
Farli cuocere in 1 litro di acqua, quando sono teneri frullarli grossolanamente, aggiustare di sale e aggiungere una punta di cucchiaio di dado. Rimettere su fuoco basso e lasciar sobbollire.
Nel frattempo dividere il broccolo a cimette e lessarlo in acqua bollente salata, una volta cotto, scolarlo.
Affettare l'aglio, rosolarlo nell'olio, aggiungere i gamberetti scongelati e scolati e farli rosolare.
Aggiungere le cimette di broccolo, un po' di peperoncino macinato e un po' di curry.
Insaporire a fuoco vivace.
Dividere nei piatti la crema di ceci, aggiungere il composto di broccoli e gamberetti e servire immediatamente.



giovedì 9 gennaio 2014

Zuppa austriaca di frittatine

La ricetta è di origine austriaca, ma anche in Germania ci sta benissimo. E' un piatto sostanzioso, profumato e molto corroborante per le giornate di grande freddo, o quando si è trascorso l'intero giorno in giro per una città umida e semibuia come Berlino... o Milano, ma anche Udine...

Ingredienti (x 2 persone): 2 carote, 1 porro, 1 cipolla piccola, prezzemolo, 1 pezzo di sedano rapa, 500 g di polpa di manzo, sale, pepe, noce moscata, 1 bicchiere di latte, farina, 1 uovo, burro.

Preparare il brodo mettendo in una pentola tutte le verdure mondate e tagliate in grossi pezzi e la carne. Ricoprire con acqua fredda e portare a ebollizione. Abbassare il fuoco e far cuocere per almeno un'ora e mezza. Salare e continuare la cottura per altri dieci minuti, spegnere il fuoco.
Preparare le frittatine mescolando il latte e la farina fino ad avere una pastella fluida e omogenea, aggiungere l'uovo, il sale e un po' di pepe.
Sciogliere il burro in una padella da omelette e aggiungere la pastella poco alla volta, preparando delle frittatine dorate da ambo i lati.
Far intiepidire le frittatine, arrotolarle e tagliarle a striscioline larghe mezzo centimetro.
Filtrare il brodo, rimetterlo sul fuoco con pepe e noce moscata, quando comincia a sobbollire aggiungere le frittatine, riportare a ebollizione, togliere dal fuoco e servire caldissimo.





mercoledì 1 gennaio 2014

Petto d'anatra con zenzero e arancia

C'è un famoso detto inglese che recita "When in Rome, do as the Romans do", vale a dire che, essendo noi al momento in Germania, lo abbiamo tradotto con "Wenn in Deutschland, zu tun, wie die Deutschen" (ok, lo ha tradotto Google, speriamo che sia giusto).
Insomma che abbiamo rinunciato al brodo di cappone coi tortellini, agli antipasti di salumi nostrani, eccetera eccetera, e ci siamo prodotti in un menù da cenone di Capodanno con ingredienti locali, a parte il cotechino che ci eravamo portati dall'Italia.
Queste le portate: Crostini di pane nero con salmone affumicato, pesce gatto affumicato e Camembert; orzotto con una specie di salsiccia locale e porri; petto d'anatra allo zenzero e arancia con contorno di cavoletti di Bruxelles alla crema; Berliner pfannkuchen (acquistati, ovviamente); poi, dopo mezzanotte, cotechino e lenticchie.
Un menù abbastanza sontuoso soprattutto considerando il minimalismo della cucina in cui mi è toccato lavorare, ma su questo stendiamo un velo pietoso, e passiamo alla ricetta del petto d'anatra.

Ingredienti: 2 petti d'anatra, una piccola radice di zenzero, 1 arancia non trattata, sale, pepe, zucchero.
Incidere i petti dal lato della pelle senza intaccare la carne, massaggiarli con sale e pepe, metterli in una padella antiaderente preriscaldata, pelle sotto, e cuocere a fuoco medio per qualche minuto, finché il grasso sottocutaneo si sia sciolto.
Scolare la maggior parte del grasso, alzare il fuoco e rosolare i petti da tutti i lati.
Aggiungere in padella lo zenzero tritato e un po' di scorza d'arancia (senza bianco) ridotta a filetti.
Cospargere con un cucchiaino di zucchero, incoperchiare e cuocere a fuoco basso per un quarto d'ora.
Aggiungere il succo dell'arancia, alzare il fuoco e continuare la cottura fino a riduzione (circa 5 minuti), versando di tanto in tanto sulla carne un po' del fondo sciropposo.
Disporre i petti sui piatti individuali, affettarli, ricoprirli col sugo e servire caldissimi accompagnati dai cavoletti.