domenica 28 settembre 2014

Bratwurst alla berlinese

Berlino sta ai bratwurst come il cacio ai maccheroni, quindi perchè chiamare questa ricetta "Bratwurst alla berlinese"? Come ho già detto in precedenza, secondo me Berlino è una specie di manicomio a bassa intensità dove ciascuno può fare quello che vuole puché non disturbi troppo, e la cosa è vera al punto che i barboni, che in Italia sono tenuti ai margini della società, qui fanno parte a tutti gli effetti del tessuto sociale, e gli scambi tra loro e i "normali" sono all'ordine del giorno.
L'altro giorno ero alla LIDL, stavo facendo le ultime compere per il fine settimana, ed ero oltremodo felice per via del fatto che avevo trovato cozze fresche. Davanti a me una "signora della strada" borbottava perché la persona che la precedeva aveva comprato un sacco di roba e faceva allungare la fila. A un certo punto è arrivato un uomo che il dubbio grado di pulizia classificava a prima vista come barbone, anche se ancora relativamente giovane, e, una volta ripulito, di bell'aspetto. Avendo in mano solo una birra, l'uomo ha chiesto alla donna di lasciarlo passare, cosa che lei gli ha rifiutato, innescando un vivace battibecco. Ho allora detto all'uomo che avrebbe potuto passare prima di me, ma lui ha alzato le spalle ed è rimasto al suo posto, mettendosi però a curiosare nella mia spesa mano a mano che la tiravo fuori dalla borsa per metterla sul nastro. Quando ha visto le cozze ha espresso la sua disapprovazione, al che io gli ho risposto che invece a me piacevano molto, anche perché sono italiana. Lui ha ribattuto con un "tut mir leid", vale a dire scusa, ma non sembrava molto convinto. Poi ha visto che avevo preso anche dei bratwurst, e, dopo avermi lanciato un sorriso fascinoso, ha cominciato a spiegarmi il miglior modo di cucinarli. E siccome il suo uso dei termini culinari, sebbene in tedesco, mi ha fatto chiaramente capire che, barbone o meno, l'uomo parlando di cucina sapeva quello che diceva, ho provveduto a mettere in pratica la sua ricetta.

Ingredienti (x 2 persone) 4 grossi bratwurst freschi, 1/2 kg di cipolle rosse, 200 g di panna fresca, 250 cc di birra chiara, olio di semi di girasole, sale.

Pelare e affettare finemente le cipolle, rosolarle nell'olio, sfumarle con la metà della birra, aggiungere la metà della panna e cuocere a fuoco basso finché non diventano cremose. Poco prima di spegnere il fuoco regolare di sale.
Bucherellare i bratwurst, rosolarli uniformemente in pochissimo olio, sfumare con la birra, aggiungere la panna, incoperchiare e cuocere a fuoco basso finché i wurst non hanno finito di far uscire il loro grasso. A questo punto alzare la fiamma e far caramellare la panna rimasta.
Servire immediatamente.

lunedì 15 settembre 2014

Gnocchi di miglio al sugo mediterraneo

Venerdì il solito giro dagli amici turchi ha prodotto delle melanzane lunghe, che sono notoriamente molto più gustose di quelle ovali e grosse, in genere provenienti dall'Olanda, che si trovano in tutti i supermercati di Berlino, e dei pomodori straordinari. Al supermercato russo invece, ho comprato il miglio, cereale di cui sono da sempre curiosa ma che non avevo mai "azzardato". Girellando qui è là nel web ho scoperto che col miglio si possono fare gli gnocchi. Inizialmente dovevano essere col gorgonzola, ma poi, quando ho assaggiato il miglio cotto, ho cambiato idea, ed ecco qui.

Ingredienti x 2 persone:

Gnocchi: 125 g di miglio, 450 g di acqua leggermente salata, 130 g di semola di grano duro (o farina 00)

Sugo: 1 cipolla, 1 melanzana lunga, 6 o 7 pomodori ramati, sale, olio extravergine, prezzemolo.

Mettere a cuocere il miglio nell'acqua salata. Quando avrà assorbito tutta l'acqua incoperchiare la pentola e lasciar raffreddare.
Nel frattempo tagliare a velo la cipolla, farla appassire nell'olio, aggiungere la melanzana tagliata a cubetti piccolissimi, alzare la fiamma e farla rosolare. Aggiungere i pomodori dadolati, far cuocere per qualche minuto, regolare di sale, aggiungere il prezzemolo tritato e spegnere. Il sugo deve cuocere il meno possibile per mantenere tutti i profumi.
Versare sulla spianatoia la farina, aggiungere il miglio ormai freddo e impastare energicamente finché è tutta incorporata. Formare la palla e lasciar riposare una decina di minuti, quindi tagliarla a pezzi e stenderla in cilindretti di circa 1 cm di diametro da cui ricavare i gnocchi.
Cuocere gli gnocchi in acqua bollente salata, toglierli man mano che vengono a galla e versarli nella padella col sugo.
Saltare per un minuto su fiamma vivace, mescolando delicatamente.
Servire con una abbondante grattata di pecorino romano.


domenica 14 settembre 2014

Orzo e lenticchie

Ammetto di avere una insana passione nei confronti delle lenticchie, che putroppo riesco a sfogare di rado, ieri sera però ho prodotto questo stufatino che è risultato assai gradito.

Ingredienti (x 2 persone): 140 g di lenticchie, 140 g di orzo perlato, 1 cipolla, 1 spicchio d'aglio, 1 carota, 1 fetta spessa di pancetta tesa o bacon, qualche pomodorino, olio extravergine, dado vegetale, paprica, pepe, timo, prezzemolo tritato.

Lessare l'orzo in abbondante acqua salata bollente.
Tritare la cipolla, l'aglio e la carota e farli appassire a fuoco dolce con l'olio.
Aggiungere la pancetta tagliata dadini e rosolarla.
Aggiungere i pomodori fatti a tocchetti, le lenticchie e coprire col brodo preparato col dado vegetale.
Cuocere per 20 minuti a fuoco basso, aggiungere l'orzo tenuto da parte e continuare la cottura, aggiungendo poco a poco altro brodo, finché le lenticchie non saranno morbide.
Poco prima di fine cottura aggiungere tutte le spezie.
Spegnere, incorporare il prezzemolo tritato e far riposare coperto una decina di minuti prima di servire.



sabato 13 settembre 2014

Alette di pollo croccanti allo yogurt

Lo so, è una vita che non posto ricette, ma non è che ho smesso di cucinare, semplicemente non ho sperimentato niente di nuovo, e, quel paio di volte che è successo, mi sono dimenticata di fare foto. No foto no post, per parafrasare una vecchia pubblicità.
Ieri mattina mi sono svegliata con una voglia insopprimibile di alette di pollo. Non che fosse la prima volta, a me le alette di pollo piacciono da matti, ma il moroso aveva sempre posto il veto: a lui quelle robe brigose da mangiare e con poca ciccia attaccata addosso proprio non vanno. Invece ieri mi sono imposta, e, complici gli amici turchi, sono arrivata a casa dalla spesa del venerdì con una bella borsata di alette.

Ingredienti: 1 kg di alette di pollo, 300 g di yogurt turco, paprica, peperoncino e cumino in polvere, rosmarino essiccato, succo di mezzo limone, farina, olio per friggere.

Mescolare lo yogurt con le spezie e il succo di limone.
Dividere le alette all'articolazione, in modo da ottenere due pezzi da ogni aletta.
Immergerle nello yogurt speziato, mescolare bene e farle marinare per almeno mezz'ora.
Passare le alette nella farina, magari addizionata con fiocchi di avena, semi di sesamo o lino, etc. e lasciarle riposare almeno dieci minuti in modo che la farina si incorpori bene nello yogurt.
Friggere in olio ben caldo fino a farle diventare dorate e croccanti.
Servire subito.