Con mio grande stupore, è esplosa in Italia l'ansia da granchio blu. O forse dovrei dire senza mio grande stupore, perché qualsiasi cosa in Italia fa esplodere l'ansia, basta che non abbia a che fare con diritti, di qualsiasi genere essi siano. In realtà, sulla mia tavola berlinese i granchi blu sono passati da un pezzo e tutta la discussione non ha fatto altro che farci venire voglia di riportarli di nuovo, anche perché se una specie invasiva è edibile, l'unico modo serio di tenerla sotto controllo è mangiarla. Fatto sta che siamo andati all'enorme centro commerciale asiatico che si trova nella ex Berlino-est, uno dei pochi posti aperti la domenica, e nel freezer di uno dei negozi di alimentari abbiamo incontrato lui, il granchio, che però non era blu ma pescato in Scozia. Vai a vedere gli scherzi del destino! Ce lo siamo mangiato lo stesso.
Ingredienti
1 granchio da 800 g circa
1 spicchio d'aglio
1 scalogno
1 peperoncino
1 mazzetto di prezzemolo
1 lattina di pomodori datterini
1/ bicchiere di vino bianco
olio extravergine di oliva
spaghetti di Gragnano
Preparazione
Tritare l'aglio, lo scalogno e il prezzemolo. Mettere a rosolare nell'olio assieme al peperoncino.
Aggiungere il granchio tagliato a pezzi e far rosolare molto bene. Il fondo di cottura deve risultare scuro e il carapace ben tostato.
Togliere il granchio dalla padella e diglassare il fondo con in vino.
Aggiungere i datterini e un po' d'acqua, quella necessaria a lavare la lattina.
Far cuocere coperto a fuoco basso.
Quando il granchio si è intiepidito, estrarne tutta la polpa, tranne quella delle chele.
Mettere a cuocere la pasta. Scolarla a tre quarti di cottura tenendo da parte l'acqua e versarla nella padella col sugo.
Aggiungere la polpa di granchio e continuare la cottura con l'acqua tenuta da parte.
Poco prima di spegnere mettere in padella le chele del granchio perché si riscaldino.
Servire ben caldo.
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