giovedì 28 gennaio 2010

Polpette all'antica

Eccomi qui con la ricetta settimanale per il riciclo del pane. Ricette per le polpette ce ne sono in giro milioni, ma questa è veramente un classico del riciclaggio, e contiene un trucchetto che le rende particolarmente morbide.
Insomma, ecco qui le "Polpette all'antica".

Inredienti: 1 kg di lesso con cui sia stato preparato il brodo, le relative verdure, 150 g di prosciutto cotto non troppo magro, la mollica di 3 panini raffermi, 1/2 l di latte, un po' di parmigiano grattuggiato, un paio di manciate di uva sultanina, un paio di manciate di pinoli, 2 uova, sale, pepe, pangrattato, olio per friggere.

Tagliare il pane a pezzetti, versarlo in un tegamino e coprirlo col latte. Mettere sul fuoco e cuocere a fuoco bassissimo finché il tutto si trasforma in una pappa (questa pappa di pane è utilissima per tutte le preparazioni che coinvolgono la carne lessa, in quanto da morbidezza agli impasti).
Tritare il lesso e le verdure con la lunetta. Tritare anche il prosciutto.
Mettere il trito in una grande terrina, aggiungere le uova, la pappa di pane, il parmigiano, l'uvetta, i pinoli, quindi impastare con le mani, aggiungendo un po' di pangrattato se l'impasto non dovesse restare unito.
Cospargere un piano di lavoro di pangrattato, quindi formare le polpette, rotolandole sul pangrattato in modo che ne siano uniformemente ricoperte.
Potete fare polpette del diametro di circa 5 cm, che dovrete appiattire, da usare come secondo piatto, oppure grandi come nocciole, che dopo la frittura saranno ripassate nel sugo per condire la pasta.
Scaldare l'olio, friggere le polpette fino a che saranno intensamente dorate, disporre su un piatto coperto di carta assorbente.
Sono ottime sia calde che fredde, e dato che se ne preparano tante, è possibile anche surgelarle.


martedì 26 gennaio 2010

Terrinetta gratinata con ragù ai carciofi

Mi piacciono i carciofi, meglio, adoro i carciofi, potrei mangiare carciofi a colazione, pranzo e cena, e chissà mai, potrei anche inventare un menù a base di carciofi, dolce compreso.
Insomma che oggi, avendo sottomano i gustosissimi carciofi di Autore, ho preparato questa ricettina delicata, gustosa e sfiziosa.

Ingredienti (x 4 persone): 3 carciofi, 1 carota, 1/2 cipolla, 1 costa di sedano, 300 g di polpa di coniglio tritata, 1 bicchiere di vino bianco secco, 250 g di pasta tipo anelloni o altro grande formato, 1/2 l di bechamelle, sale, pepe, peperoncino, maggiorana, prezzemolo tritato, parmigiano grattuggiato, olio extravergine.

Tagliare a fettine i carciofi e metterli in acqua acidulata con succo di limone. Tritare la cipolla, la carota, il sedano, soffriggerli in poco olio, quindi aggiungere la carne e rosolare. Sfumare col vino e quando questo è evaporato aggiungere i carciofi, le spezie e regolare di sale, quindi aggiungere un po' di acqua calda e cuocere per 15 minuti. Nel frattempo preparare la bechamelle, e amalgamarla con un po' di pepe, maggiorana e prezzemolo, quindi cuocere al dente la pasta.
Tritare grossolanamente il ragù con la mezzaluna, quindi condire la pasta scolata, aggiungendo un po' di parmigiano. Dividere la pasta in 4 terrine monoporzione, ricoprire con la bechamelle e spolverizzare con il parmigiano, quindi cuocere in forno a 180 °C per 15 minuti.

domenica 24 gennaio 2010

Pane di zucca

Sono arrivata a pensare che, ai fini culinari, il mondo si divida tra chi il pane lo compra e chi invece se lo fa in casa. Quest'ultimo raggruppameno è a sua volta diviso tra diverse correnti, per cui contiamo quelli che senza macchina del pane non vanno nemmeno in campeggio, quelli che usano l'impastatrice, e quelli che fanno tutto a mano.
Io sono passata attraverso tutte le correnti, e mi sono ora assestata saldamente nel novero di coloro che fanno tutto a mano: volete mettere quanta ginnastica di snelimento braccia si può fare col semplice atto di impastare?
In ogni caso l'ultimo pane da me preparato è stato il Pane di zucca.

Ingredienti: 500 di polpa di zucca, 500 g di farina, 12 g di sale,  15 g di lievito, 2 cucchiani di miele liquido, 1 uovo, 1 cucchiaio di latte, semi di zucca.

Cuocere la zucca nel minor quantitativo di acqua possibile (io l'ho cotta nel microonde), quindi scolarla conservando il liquido e passarla.
In una terrina formare una fontana con la farina mescolata col sale, versare al centro il lievito sciolto in 6 cc di aqua di cottura della zucca, il miele e la zucca.
Impastare bene, continuando sul piano di lavoro infarinato. Dato che la zucca può essere di suo più o meno acquosa, se l'impasto dovesse essere troppo bagnato aggiungere poco a poco altra farina. La consistenza finale deve essere morbida, ma il composto non deve essere appiccicoso. Lavorare una decina di minuti, quindi coprire con un panno e far lievitare un paio d'ore.
Sgonfiare l'impasto, far riposare una decina di minuti, dargli una forma rotonda e depositarlo sulla placca del forno unta.
Coprire con un panno e far lievitare un'ora, o finché il volume non è radoppiato.
Sbattere l'uovo con il latte e spennellare la superficie del pane, quindi cospargere coi semi di zuccca.
Nel frattempo scaldare il forno a 220 °C, prima di infornare abbassare a 200 °C. Cuocere a 200 °C per dieci minuti, quindi abbassare la temperatura a 180°C e continuare per 30 minuti.

venerdì 22 gennaio 2010

Gnochi de pan

Ed eccomi qui, come promesso a mia nuora Valentina, con la ricetta settimanale che partecipa alla raccolta "il pane secco non si butta". I gnocchi di pane sono una ricetta che il Friuli ha in comune con l'Austria, cambiano solo le dimensioni, dato che quelli friulani sono più grandi (5/6 cm di diametro) e quelli austriaci leggermente più piccoli (3 cm circa). A differenza dei più famosi canederli, non si servono in brodo, bensì lessati e conditi a piacimento: burro fuso e ricotta affumicata, sugo di arrosto, gulash.
Dato che nascono con l'intento di riciclare grandi quantitativi di pane secco, di solito se ne fanno parecchi, ma siccome riempiono molto, nemmeno i grandi mangiatori riescono ad arrivare oltre i tre, per cui o invitate tutto il parentado, oppure li surgelate.

Gnochi de pan
Ingredienti: 400 g di pane raffermo, 2 uova, 250 g di farina, 80 g di parmigiano grattuggiato, 150 g di speck tagliato a dadini, sale, pepe, pangrattato, 1 l di latte.
Preparate dal giorno prima il pane tagliato in pezzi e bagnato col latte.
Sbattere le uova incorporando il sale e il pepe, quindi amalgamarle col pane molto ben strizzato, quindi aggiungere il parmigiano, la farina e lo speck. Lavorare l'impasto finché non è omogeneo, aggiungendo un po' di pangrattato se fosse troppo umido, gli gnocchi devono poter essere formati agevolmente.
Formare delle palle del diametro di 5/6 cm, infarinarle e disporle su un piano infarinato.
Gettarli nell'acqua bollente e scolarli quando vengono a galla, quindi condirli con il sugo desiderato.

Io li ho conditi con il gulash, spezzatino di origine austriaca, da non confondere con la gulashsuppe, che è ungherese. Il gulash deve essere preparato un paio di giorni prima, perché tutti i sapori si amalgamino bene, e questa è la ricetta:

Gulash
Ingredienti: 1 kg di polpa di manzo tagliata a dadi grossi, 500 g di cipolle gialle o rosse, 1 bicchiere di vino rosso corposo, 1 spicchio d'aglio, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, sale, pepe, 2 cucchiai di paprika dolce, 1/2 cucchiaio di paprika forte o peperoncino macinato, 1 cucchiaio di cumino e 1 di maggiorana, olio extravergine.
Rosolare la carne in poco olio, aggiungere le cipolle tritate grossolanamente e farle ammorbidire. Bagnare col vino e far evaporare. Unire le spezie, il concentrato di pomodoro, salare e coprire con acqua calda. Lasciar cuocere coperto per almeno 1 ora e 30 o finché la carne risulti tenera, il sugo ristretto e le cipolle sfatte.
Al momento di servire cospargere la carne con aglio tritato fine e una dose generosa di pepe.

giovedì 21 gennaio 2010

God save the freezer

Come dicevo ieri, io vivo sola (se non si contano i miei gatti, ma ai fini del discorso non fanno testo), ma se c'è una cosa che detesto è cucinare per uno, la trovo una cosa tristissima. Così di solito preparo piatti abbondanti e poi invito gli amici, e di solito avanza comunque sempre qualcosa da surgelare.
Ecco, il freezer è il vero amico del single, soprattutto del single che ama cucinare, anche perché permette di trovare qualche manicaretto con cui nutrirsi se non si ha il tempo di preparare da mangiare.
Ieri è toccato alle seppie con i carciofi, che avevo preparato un mesetto fa.
E' una ricetta insolita, dato che le seppie normalmente si sposano coi piselli, ma gradevolissima, saporita ed elegante. In piccole porzioni può comparire anche su una tavolata di antipasti di mare, altrimenti la morte sua è con una buona polenta. Io non l'avevo, per cui mi sono finita la focaccia di ieri, e il connubio è andato lo stesso benissimo.
Ovviamente i carciofi sono d'Autore :-)

Ingredienti x 4 persone:
800 g di seppie, 6 carciofi, 1 bicchiere di vino bianco, 1 spicchio di aglio, olio extravergine, sale, pepe.
Tagliare le seppie a listarelle e i carciofi a fettine.
Scaldare l'olio e rosolare l'aglio (se non lo digerite toglietelo dopo la rosolatura), aggiungere le seppie, regolare di sale e pepe e lasciare insaporire. Sfumare col vino, e, quando questo è quasi evaporato, aggiungere acqua calda fino a ricoprire le seppie. Cuocere per mezz'ora su fiamma bassa, quindi aggiungere i carciofi e portare a cottura.

Ed ecco la foto della ricetta, grazie a mia nuora Valentina che l'ha preparata oggi. 


mercoledì 20 gennaio 2010

La focaccia coi pomodorini

Eccomi qui col mio primo post sul nuovo blog, e devo dire che, nonostante io sia una vecchia blogger, sono quasi emozionata ... eh, il primo post non si scorda mai :-)
Devo fare una piccola premessa: io adoro cucinare, ma vivo sola, situazione quanto mai avvilente per una cuoca, che è una creatura vanesia e chiede pubblico per le sue creazioni. Per fortuna ci sono gli amici, che non si fanno mai pregare ... chissà perchè ...
Comunque ieri sera ho invitato a cena le mie amiche storiche, a cui, dato il freddo, ho somministrato una minestra di verza con salsiccia, anticipata, e seguita, da una fantastica focaccia coi pomodorini, di cui allego la ricetta. Si tratta di una focaccia morbida, alta e ben lievitata, che l'uso dei deliziosi pomodorini di Giambattista Autore e il condimento con il fantastico olio dello stesso produttore (http://www.ortaggionline.it/) ha reso sublime.
Nonostante fossimo solo in tre, la focaccia è sparita quasi tutta, ne sono rimasti solo due quadretti che stasera riutilizzerò come antipasto ...

Ingedienti per la pasta: 500 g di farina, 1 cubetto di lievito, 10 g di sale, 20 g di olio extravergine, 275 cc di acqua.
Ingedienti per la copertura: 500 di pomodorini, olio extravergine, origano, sale
Sciogliere il lievito in una parte dell'acqua. Mescolare la farina col sale e disporre a fontana in una terrina. Mettere al centro il lievito e l'olio, impastare aggiungendo l'acqua rimanente fino a incorporare tutta la farina, Trasferire su un piano di lavoro infarinato e impastare per una decina di minuti (l'impasto deve risultare morbido ma sodo ed elastico e non appiccicoso). Lievitare coperto e in luogo caldo per 40 minuti. Spianare in una sfoglia di 30 x 40 cm, da disporre su una placca da forno infarinata. Ricoprire coi pomodorini tagliati a metà, condire con l'olio, il sale e l'origano. Riposare per 30 minuti, quindi infornare a 200 °C per 20 minuti.

Questo è il risultato:




lunedì 18 gennaio 2010

Benvenuti!

Oso pensare che il nick Ombraluce non sia del tutto sconosciuto nel mondo di chi ama cucinare. In effetti cucino da sempre, e da sempre distribuisco ricette a chi me le chiede, per non dire del piacere con cui vengono a pranzo gli amici a casa mia.
Ho anche scritto un libro che raccoglie alcune delle mie ricette per i primi piatti, ricette velocissime suggerite a chi pensa che il poco tempo sia una scusa per mangiare senza cura e fantasia.
Curo da un po' di tempo una pagina su Facebook che ha lo stesso nome di questo blog, che spero abbia altrettanto successo.
Buona cucina e buon appetito a tutti allora :-)