Io adoro i formaggi, soprattutto quelli ben stagionati e saporiti, ma ovviamente cerco di limitarmi. Se non che ogni tanto, complice il moroso bolognese, si decide di fare il pieno in vista di molti mesi di astinenza, e allora si va in centro, dove c'è il nostro formaggiaio preferito, quello che scova le chicche.
L'ultima volta che ci siamo andati ci ha proposto lo Jamar, un formaggio di creazione reletivamente recente, e interamente dovuto al Carso, dal nome (Jama significa grotta in sloveno), al latte, alla stagionatura, appunto, in grotta, ma per saperne di più si può leggere qui la storia dello Jamar.
Dato che, giustamente, questo formaggio costa come un diamante da Bulgari, non ne abbiamo preso molto, ma il sapore è tale che basta un cubetto per dare un piacere che dura a lungo, e con quello che è avanzato ho deciso di preparare un risotto, con le pere.
Ingredienti (x 2 persone): 200 g di riso Vialone Nano, 1/2 bicchiere di vino bianco secco (meglio se Friulano), 100 g di formaggio Jamar, 1 scalogno, 2 pere Santa Maria, brodo vegetale, burro.
Pelare e tagliare le pere a fettine, cuocerle in un po' di burro a fuoco dolcissimo.
Tritare lo scalogno, rosolarlo nel burro, tostare il riso, quindi bagnarlo con il vino.
Quando il vino è evaporato continuare la cottura col brodo.
Nel frattempo ridurre lo Jamar in cubetti.
Quando il riso è quasi cotto, aggiungere a poco a poco il formaggio, mescolando per farlo fondere.
Quando il riso è cotto e tutto il formaggio fuso, spegnere il fuoco.
Mantecare il risotto fuori dal fuoco col burro di cottura delle pere.
Impiattare, aggiungere al centro dei piatti le fettine di pera e servire immediatamente.
La mia specialità è il risotto al Gattinara ( almeno 10 anni di invecchiamento ) & Castelmagno, fatto con riso Carnaroli di Baraggia della riseria di Rovasenda.
RispondiEliminaNon sai cosa ti perdi....
Ciao
Pietro Puricelli
Immagino :-)
Elimina