Questa non è farina del mio sacco, nel senso che non l'ho mai fatta personalmente ma è un'esclusiva del moroso bolognese, che dopo un fine settimana a Rimini l'ha tirata fuori del cilindro dei ricordi d'infanzia e ha cominciato a farla e rifarla fino a raggiungere la perfezione. Si tratta di una focaccia non molto alta, croccantina all'esterno e impreziosita da qualche grano di sale e da del buon rosmarino. La morte sua, manco a dirlo, è farcita con la mortadella. Va fatta è mangiata, perché il giorno dopo perde molta della sua fragranza, ma la cosa non è un problema, visto che non ne avanza mai.
Ingredienti
450 g di farina 0
250 g di acqua
5 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di sale fino
50 g di olio extravergine di oliva
1/2 cucchiaino di zucchero
sale grosso
rosmarino
Preparazione
Sciogliere nell'acqua lo zucchero e il lievito. Aggiungere la farina e cominciare a impastare. Aggiungere l'olio e il sale e continuare a impastare fino ad avere una palla liscia e omogenea, sbattendo anche un po' l'impasto.
Fare la palla e metterla in una ciotola unta con poco olio d'oliva. Coprire e far lievitare per circa 3 ore.
Ungere una teglia da forno, versarvi l'impasto lievitato e stenderlo con la punta delle dita senza lavorare troppo. Coprire con un panno e far lievitare ancora un'ora.
Preriscaldare il forno a 200°C.
Cospargere la focaccia con sale grosso e rosmarino a piacere e far cuocere per 20-25 minuti o finché ha un bel colore dorato.
Far raffreddare su una gratella prima di consumare.
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