Questa settimana niente ricetta a base di pane raffermo, per la semplice ragione che mi manca del tutto la materia prima, e si che ho qui sulla scrivania un interessantissimo piatto da provare, ma tant'è, se non provo a realizzarlo, a scoprirne le difficoltà e le necessità di adattamento, è del tutto inutile che lo divulghi.
Però, visto che la mancanza di pane raffermo indica anche la totale mancanza di pane in casa, ho provveduto a preparare un pane che ho deciso di chiamare "pane al sale".
Ingredienti: 250 di farina manitoba, 250 g di farina di semola di grano duro, 350 cc di acqua, 10 g di lievito di birra, 10 g di sale fino, 20 g di olio extravergine, un po' di sale grosso.
Mescolare le farine e il sale, fare la fontana in una grossa ciotola, e versare al centro il lievito sciolto in 100 cc di acqua, prendendo la farina dai bordi della fontana formare un panetto, coprire la ciotola e lasciar lievitare per circa un'ora.
Versare quasi tutta l'acqua rimanente, aggiungere l'olio e iniziare a impastare, aggiungendo la restante acqua se necessario.
Versare sul piano di lavoro ben infarinato, e lavorare battendo per dieci minuti, quindi formare una palla e mettere a lievitare copoerto per almeno due ore.
Togliere l'impasto dalla ciotola e farlo cadere sul piano di lavoro infarinato, dividerlo in due parti, lavorarlo leggermente formando qualche piega, quindi stenderlo con il mattarello in due sfoglie rettangolari, che dovranno essere arrotolate su se stesse e poste a lievitare sulla placca del forno, avendo cura di lasciare sotto il lembo di chiusura, per un'ora o finché il volume è raddoppiato.
Nel frattempo scaldare il forno a 220 °C.
Praticare 5 tagli diagonali su ciascun filone di pasta, spennellare abbondantemente con acqua, quindi cospargere l'interno dei tagli con un po' di sale grosso.
Abbassare il forno a 200 °C e infornare. Dopo 15 minuti abbassare ulteriormente a 180 °C, e cuocere per altri 20 minuti.
Mi piace molto sia il pane che le polpette, brava. Ciao Max.
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