La tradizione prescrive digiuno, o per lo meno, astensione dalla carne, nella ricorrenza del Venerdì Santo. Il che ovviamente non significa mangiare cibi insapori, o poco attraenti. Se poi ci mettiamo che sembra ancora inverno pieno, viene voglia di una bella zuppa calda e nutriente, ma assolutamente di magro.
E' un piatto un po' laborioso, ma ne vale davvero la pena.
Ingredienti: 1 polpo da circa 700 g, 1 scatola di ceci, 1 filetto di aringa affumicata, 1 scalogno, 1/2 cipolla gialla, aglio, 6 pomodorini, 1/2 gambo di sedano, 1 patata media, alloro, 2 peperoncini, sale, olio extravergine, latte, dado vegetale, latte, vino bianco secco.
Ammollare il filetto di aringa nel latte per un paio d'ore, sciacquarlo sotto acqua corrente e tagliarlo a dadini.
Portare a bollore una pentola d'acqua con 1 spicchio di aglio e 1 foglia di alloro. Cuocere il polpo nell'acqua bollente e lasciarlo raffreddare nella sua acqua.
Tritare finemente lo scalogno, il sedano e 1 spicchio d'aglio.
Tagliare a dadini i pomodorini.
Mettere il trito, i pomodorini, l'aringa e 1 peperoncino in una pentola di coccio e rosolare con un po' d'olio d'oliva.
Scolare i ceci tenendo da parte il liquido, aggiungerlo nel coccio con altrettanta acqua e cuocere per 40 minuti, regolare la sapidità con l'aiuto di un po' di dado vegetale casalingo.
Affettare finemente la cipolla.
Tagliare a dadini il polpo.
Pelare e tagliare a dadini la patata.
Mettere il tutto in un tegame antiaderente assieme a un peperoncino, rosolare bene, sfumare col vino bianco e continuare la cottura finché la patata è disfatta, aggiungendo acqua calda se necessario.
Passare i ceci nel passaverdura, tenendone da parte un cucchiaio interi.
Aggiungere la purea di ceci e i ceci interi al brodo.
Aggiungere anche la crema di patata e polpo.
Mescolare bene e proseguire la cottura per cinque minuti.
Servire caldissimo con crostini di pane integrale casareccio.
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