giovedì 19 giugno 2025

Tilapia Veracruz

 Diversi anni fa, quando avevo la passione per gli acquari, il tilapia era uno dei vari ciclidi africani che allevavo. Mai avrei pensato di rincontrarlo e... metterlo in padella. Come ho detto diverse volte, la situazione pesce a Berlino non è esattamente fantastica. Certo, adesso si trovano abbastanza facilmente sgombri e orate, ma serve anche un pesce "da tutti i giorni", quello che si mette in padella senza troppe complicazioni e che va nel piatto con praticamente qualsiasi contorno. Certo, c'è l'ubiquitario salmone, ma dai e dai ci è uscito dalle orecchie. Insomma, che abbiamo scoperto il tilapia. Si trova surgelato, è abbastanza economico, la carne è soda e non si disfa in cottura e assume il sapore di qualsiasi cosa ci finisca assieme in padella. Perfetto. La ricetta, invece, ha una storia: in una puntata della seri Bosh il nostro investigatore va a mangiare con un amico e i due ordinano "Tilapia Veracruz". Incuriosita, ho messo all'opera google e l'ho trovato. Ovviamente, dato che la serie è ambientata Los Angeles, il piatto è di origine messicana.

Ingredienti
4 filetti di tilapia
2 pomodori a cubetti
1 peperone rosso affettato finemente
1 cipolla affettata finemente
1/2 lattina di polpa di pomodoro
1 spicchio d'aglio
3 cucchiai di olive taggiasche denocciolate
1 cucchiaio di capperi
1/2 bicchiere di vino
1 cucchiaio di origano
1 peperoncino
olio extravergine di oliva
sale
pepe nero

 

Preparazione

venerdì 13 giugno 2025

Lumachelle orvietane

 Viste per caso in una delle tante trasmissioni sul cibo che guardiamo mentre mangiamo (quale miglior modo per stimolare l'appetito?) ci hanno incuriosito tantissimo, così sono andata a cercare la ricetta. Prepararle a Berlino presenta un paio di sfide, vale a dire la pancetta e il pecorino. La prima volta che le ho fatte, la pancetta non l'ho trovata. Non volendo usare il bacon, che, essendo affumicato e leggermente dolciastro proprio non ci azzecca, le ho fatte con una specie di lardo di schiena che si trova da queste parti. Essendo esso di buona qualità (da maiali allevati bradi e con alimentazione prevalente di ghiande) il sapore era molto buono, abbastanza da far capire come sarebbe stato con la pancetta. Riguardo al pecorino, la ricetta che ho trovato dice solo "pecorino", quindi non ho idea di quale pecorino si usi a Orvieto. Ma d'altra parte qui, da grattugia si trova solo il romano, e quindi... In ogni caso, la seconda volta ho trovato la pancetta e il risultato è stato fantastico. Unico problema: dovrebbero accompagnare gli antipasti, ma sono una bomba tale che solo gente come noi può mangiare qualcosa, dopo...

Ingredienti
500 g di farina 0
300 g acqua
10 g lievito di birra fresco
200 g pancetta stesa tagliata a dadini molto piccoli
200 g pecorino romano grattugiato
25 g strutto
1 cucchiaio olio exravergine di oliva
5 g pepe nero macinato grosso
1/2 cucchiaino sale

 


Preparazione

martedì 10 giugno 2025

Gnocchi di ricotta e zucchine con pomodorini

 Ora di pranzo. Una confezione di ricotta, una zucchina, una manciata di pomodorini. La farina non manca mail. Questa è una ricetta dell'ultimo minuto per preparare un primo goloso anche quando arrivano ospiti imprevisti, facendo comunque una gran figura. È anche ottima per far mangiare il minimo sindacale di verdura a chi normalmente storce il naso. Ovviamente, se si trovano delle zucchine piccole e molto sode il sapore è migliore, ma anche con le zucchine di qui, che si fatica a trovare meno grosse di una mazza da baseball, viene benissimo. Si sposa alla perfezione con un sugo veloce di pomodorini freschi, che ognuno può fare a modo proprio.

Ingredienti
250 g ricotta
250 zucchine
250 g farina 00
1 uovo
sale
noce moscata

 


Procedimento

domenica 8 giugno 2025

Abendbrot

 Abendbrot: il pane della sera, cosa che non significa che è più buono la sera, ma che si inizia la preparazione la mattina e la sera lo si inforna. Sì, preparazione lunghetta, ma ne vale la pena. Questo pane, ovviamente tedesco, ha in origine come lievitante una cosa che si chiama "Anstellgut", che sarebbe la miscela da cui si parte per arrivare alla pasta acida. Non sto qui a spiegare i passaggi, perché io sto mettendo a punto un approccio diverso. Il fatto è che la pasta acida e il lievito madre sono un po' troppo esigenti per i miei gusti: persino alle piante do l'acqua quando mi ricordo, e faccio pane quando ho tempo e voglia, quindi figuriamoci se mi metto a trasformare in lavoro qualcosa che è puro piacere. Però il pane a base di pasta acida mi piace molto e quindi... quindi, leggendo un po' in giro, ed essendo un chimico, ho cominciato a pensare che la chiave di un risultato "tipo pasta acida" potesse essere il buttermilch, il latticello. Le foto qui sotto dimostrano che sono sulla buona strada. Il procedimento è nel testo. 

Ingredienti
prefermento
13 g di farina di segale scura
25 g acqua
13 g latticello
2 g lievito
impasto
900 g farina 0
100 g farina integrale
725 g acqua
22 g sale

 


Preparazione