I finocchi mi piacciono molto. Fino a poco tempo fa li mangiavo solo crudi e pensavo, forse memore di certi orrendi finocchi stralessi e conditi malamente somministratimi in gioventù, che cotti non mi piacessero. A Berlino, però, la stagione dei finocchi è estremamente ridotta: la LIDL li ha giusto per due o tre settimane, vengono dall'Italia e di solito sono freschissimi. In altri supermercati o non si trovano o sono piuttosto appassiti. Come è successo con lo stracchino (che però adesso si trova più facilmente), la penuria ha creato desiderio. Solo che al moroso non è che piacciano moltissimo, e quindi tocca cercare ricette che glie li rendano gradevoli. Metterli nella pasta è quindi il passo obbligatorio. Ora, nella foto vedrete tagliatelle, perché ultimamente il moroso tira sfoglia quasi ogni giorno, ma credo che questo sugo renda al meglio con uno spaghetto o una linguina, o anche una penna. Comunque, buon appetito.
Ingredienti
200 g di pasta
2 bei finocchi
3 o 4 filetti di acciuga
2 cucchiai di olive taggiasche denocciolate
1 spicchio d'aglio
olio extravergine di oliva
sale
pepe nero
buccia grattugiata di un'arancia
Preparazione
Mondare i finocchi, tenendo da parte tutti gli scarti, e tagliarli a fettine sottili.
Imbiondire l'aglio nell'olio, sciogliervi le acciughe, aggiungere i finocchi e rosolarli bene.
Aggiungere le olive e continuare la cottura aggiungendo eventualmente qualche cucchiaio di acqua calda. Regolare di sale e di pepe.
Nel frattempo, mettere a bollire l'acqua aggiungendo gli scarti del finocchio, tranne le barbe verdi.
Quando il finocchio comincia a essere tenero, toglierlo dalla pentola e mettere in cottura la pasta.
Due minuti prima della cottura, scolare la pasta direttamente nella padella coi finocchi, tenendo da parte l'acqua, che potrà essere usata in mantecatura.
Poco prima di servire, aggiungere le barbe del finocchio tritate.
Dividere la pasta nei piatti e completare con la buccia di arancia grattugiata.

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